Oggi vorrei spendere due parole sulla storia del riso carnaroli, che nasce nel 1945 dall’incrocio tra il riso vialone e il riso Leoncino. Questo riso appartiene alla varietà japonica ed è considerato uno dei risi italiani più pregiati.
Ed è proprio con questo riso che oggi creo questa elegante ricetta dal forte impatto visivo, il risotto al falso nero di seppia.
In questo gustoso primo uso tradizionalmente il riso Carnaroli che è diverso dal riso comune per il suo maggiore contenuto di amido, appartiene alla classe di riso “superfino” e si presenta con una consistenza più soda ed il chicco è più lungo.
Dopo averlo tostato a secco per circa 15 minuti senza alcun tipo di condimento, lo lascio riposare, quindi faccio entrare in scena il carbone vegetale che darà il nome al piatto e lo colorerà da farlo sembrare nero di seppia. Il tutto verrà mantecato con succo di lime burro olio e parmigiano.
Precedentemente mi ero preparato i gamberi rossi marinati al dragoncello che posti sopra al risotto, daranno un tocco di colore insieme alla crema al latte di capra.
Ed ecco che, con Il giusto quantitativo di ogni singolo ingrediente, sono riuscito a creare un piatto dal gusto pregiato e sofisticato.
Il risultato ottenuto è sorprendente, sia alla vista che al palato, e anche oggi sono soddisfatto di ciò che sono riuscito a creare in cucina.